Scritte naziste e svastiche a trecento metri dalla sede Anpi
Sono state rimosse, ieri pomeriggio, le imbrattature con cui erano stati deturpati i giardini Sanctus, lungo corso Svizzera, in borgo Campidoglio. Si trattava di quattro svastiche e tre scritte di stampo nazifascista, comparse all’alba di lunedì su due panchine, sul selciato e sui muretti vicini. A intervenire, dalle 17, è stato un gruppo di residenti in zona, accompagnati da alcuni esponenti della Circoscrizione 4, ente in cui ricade il borgo. Armati di pennelli e vernice, hanno coperto le imbrattature, che erano state realizzate con una tinta-spray colorata. «Scritte vergognose e ingiuriose» le ha definite Alberto Re, presidente della Circoscrizione, intervenuto ieri pomeriggio. Tre i messaggi in tedesco lasciati su panchine e selciato accanto alle svastiche: «Juden, rom, trans raus», cioè «fuori gli ebrei, i rom e i transessuali». Tra le panchine vandalizzate anche quella «europea», colorata in blu con le stelle simbolo dell’Ue il 9 maggio scorso dagli studenti della seconda E del liceo classico Cavour. L’atto vandalico è avvenuto a trecento metri dalla sede Anpi Martiri del Martinetto, che sorge invia Bianzè. «Fascisti e nazisti non hanno cittadinanza in questo Paese né nel nostro quartiere» aggiunge Re
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